RESTO AL SUD 2.0

Hai meno di 35 anni? Ecco come ottenere contributi senza restituzione... è arrivata la Resto al Sud 2.0

Resto al Sud 2.0 è l’evoluzione dell’incentivo già noto, introdotta con il Decreto Coesione del 7 maggio 2024 e resa operativa dai decreti attuativi di luglio 2025. Si rivolge ai giovani under 35 residenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e in alcune aree colpite da eventi sismici del Centro Italia.

I beneficiari sono in particolare inoccupati, inattivi o disoccupati, soggetti in condizioni di marginalità o vulnerabilità sociale, persone che subiscono discriminazioni e partecipanti al programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).

L’incentivo prevede un voucher di avvio interamente a fondo perduto fino a 40.000 euro, che può arrivare a 50.000 se utilizzato per beni e servizi innovativi, digitali o sostenibili.

A questo si aggiunge un ulteriore contributo a fondo perduto per gli investimenti: fino al 75% della spesa ammissibile per progetti che non superano i 120.000 euro e fino al 70% per programmi compresi tra 120.000 e 200.000 euro. Non sono previsti finanziamenti da restituire, dunque l’intero sostegno è contributivo. Le risorse complessive ammontano a 800 milioni di euro, di cui 700 milioni dal Fondo Sociale Europeo Plus e 100 milioni dal PNRR; per la misura specifica destinata al Mezzogiorno la dotazione è di circa 356,4 milioni.

Oltre al sostegno economico, sono previsti percorsi di formazione, servizi di accompagnamento, tutoraggio tecnico e gestionale, con l’obiettivo di affiancare i giovani nella fase di avvio dell’attività.

Le domande devono essere presentate online tramite piattaforma Invitalia con credenziali digitali, e la valutazione avviene a sportello, secondo l’ordine cronologico di presentazione. L’intervento copre quindi sia la fase di avviamento che quella di investimento, con un impianto pensato per favorire l’autoimpiego e la nascita di nuove iniziative imprenditoriali nei territori più fragili, con un’attenzione particolare a innovazione, digitalizzazione e sostenibilità.